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NEL BOSCO DI DIANA: Storie di Dei ed Eroi

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Il 27 e 28 settembre 2025, nell’ambito del progetto Antichi Sipari 2025. Nemi cantiere di idee, il Museo delle navi romane ospita un' iniziativa speciale dedicata ai piu' piccoli.
Sabato 27 settembre i bambini potranno partecipare ad un laboratorio teatrale unico ispirato ai miti e alle leggende che avvolgono il bosco sacro di Diana.
Attraverso giochi di espressione, narrazione e improvvisazione, i bambini diventeranno protagonisti di storie antiche, trasformandosi in Dei, eroi ed eroine pronti a dar vita al teatro con la loro fantasia.
Domenica 28 settembre alle ore 12.30 il lavoro svolto prenderà forma in una piccola rappresentazione aperta al pubblico, in cui i giovani partecipanti condivideranno le storie ed i personaggi incontrati durante il laboratorio.
Un’occasione per scoprire il patrimonio culturale e naturale di Nemi con lo sguardo curioso e creativo dei bambini.
L’iniziativa è promossa dal Museo delle Navi Romane e dalla Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio, in collaborazione con ChissàDove e il Soffiasogni

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento 27-09-2025 10:00 am
Costo per persona • Evento gratuito con prenotazione obbligatoria.
Luogo Museo delle Navi Romane di Nemi

Indicazioni Luogo - Museo delle Navi Romane di Nemi

indicazioni stradali: https://maps.app.goo.gl/uc9AvTtfd6syFRym7

Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all’imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.

Nel nuovo allestimento, l’ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).

Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell’aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.

L’ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli.

All’interno di quest’ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.

Iscrizioni concluse